Anno di produzione:
2018
Testo:
Patrick Süskind
(traduzione Giovanna Agabio)
Regia:
Irene Di Lelio
con:
Claudio Pellerito
e con:
Manuela Ragusa – voce
Andrea Petricca – violino
Ludovica Filomeno – violoncello
Scene:
Diletta Maria Bruschi
Disegno luci:
Stefano di Nallo
Assistenza spettacolo:
Olimpia Ferrara
Organizzazione:
Linee Libere
Produzione
Festival Piana del Cavaliere di Pereto (AQ)
LO SPETTACOLO
Cosa succede nell’universo interiore di un artista?
Quale ruolo esistenziale ricopre nel micro cosmo a cui appartiene?
Questo testo ci parla di equilibrio. Equilibrio tra la vita e la morte, tra il senso di utilità ed inutilità che gli esseri umani provano nel corso della loro esistenza; tra l’amore per il prossimo e l’amor proprio, tra la mobilità della creatività e l’immobilità della paura di vivere.
Lo scritto avvincente di Patrick Süskind, ci ha permesso di entrare nella fantasia di un artista fallito, confuso, completamente perso in un delirio che non gli permette di ritrovarsi.
Le sue lunghe riflessioni sono annebbiate dall’alcool e dal complesso di inferiorità che nutre nei confronti del suo strumento, il contrabbasso, compagno di vita e incubo esistenziale al tempo stesso, che a tratti confonde con la sua identità.
Lo spazio che avvolge il musicista è la materializzazione del suo equilibro interno, del tormento che subisce, delle sue angosce ed allucinazioni che lo trascineranno fuori dalla realtà della sua gabbia insonorizzata.